Oggi vi auguro un buon natale e un felice inizio dell'anno nuovo perché durante queste feste non sarò attiva.
Ci sentiamo nel 2017! Ciao.
lunedì 19 dicembre 2016
lunedì 12 dicembre 2016
Il simbolo
Una nuova consegna consisteva nel realizzare un simbolo rappresentante un animale a nostra scelta, nel mio caso una tartaruga.
Un simbolo è un'immagine grafica che rappresenta un soggetto riportando solo il necessario e non i dettagli, abbiamo anche studiato che il simbolo è dovuto da una convenzione, ovvero da regole, e ha diversi significati. Un simbolo è denotativi quando è un oggetto comune a tutti, è connotativo quando è legato alle proprie esperienze personali ed infine evocativo quando è reato alla propria libertà di immaginazione.
Per realizzare il nostro simbolo abbiamo usufruito di Adobe Illustrator sul quale lo abbiamo realizzato, dopo aver ideato delle bozze a mano libera per trovare il simbolo che ci rappresentava di più, che fosse comprensibile da tutti e che fosse minimale.
Un simbolo è un'immagine grafica che rappresenta un soggetto riportando solo il necessario e non i dettagli, abbiamo anche studiato che il simbolo è dovuto da una convenzione, ovvero da regole, e ha diversi significati. Un simbolo è denotativi quando è un oggetto comune a tutti, è connotativo quando è legato alle proprie esperienze personali ed infine evocativo quando è reato alla propria libertà di immaginazione.
Per realizzare il nostro simbolo abbiamo usufruito di Adobe Illustrator sul quale lo abbiamo realizzato, dopo aver ideato delle bozze a mano libera per trovare il simbolo che ci rappresentava di più, che fosse comprensibile da tutti e che fosse minimale.
Tartaruga |
lunedì 5 dicembre 2016
Monogramma
Oggi vi racconto di un nuovo progetto che abbiamo realizzato, ovvero un monogramma.
Per monogramma intendiamo un logo rappresentante le due lettere iniziali del nostro nome e cognome, nel mio caso “VM”.
Prima di iniziare tutto il lavoro tecnico a computer abbiamo realizzato delle bozze a mano libera per poi decidere il monogramma che ci rappresentava di più, come richiesto dalla consegna.
Per realizzarlo abbiamo usufruito del programma Adobe Illustrator, usando diversi strumenti tra cui penna e secchiello. In penna ho usato una traccia abbastanza spessa per realizzare un tracciato abbastanza spesso in modo tale da essere facilmente visibile in diversi formati.
Per creare entrambe le lettere ho deciso di utilizzare solo bianco e nero, colori molto adatti per rappresentarmi visto che sono colori che uso quotidianamente. Inoltre le lettere da me realizzate hanno qualche piccola grazia per creare un maggiore effetto di eleganza.
Per monogramma intendiamo un logo rappresentante le due lettere iniziali del nostro nome e cognome, nel mio caso “VM”.
Prima di iniziare tutto il lavoro tecnico a computer abbiamo realizzato delle bozze a mano libera per poi decidere il monogramma che ci rappresentava di più, come richiesto dalla consegna.
Per realizzarlo abbiamo usufruito del programma Adobe Illustrator, usando diversi strumenti tra cui penna e secchiello. In penna ho usato una traccia abbastanza spessa per realizzare un tracciato abbastanza spesso in modo tale da essere facilmente visibile in diversi formati.
Per creare entrambe le lettere ho deciso di utilizzare solo bianco e nero, colori molto adatti per rappresentarmi visto che sono colori che uso quotidianamente. Inoltre le lettere da me realizzate hanno qualche piccola grazia per creare un maggiore effetto di eleganza.
Spero che vi piaccia il mio monogramma personale.
lunedì 28 novembre 2016
Fotografia=scrivere con la luce
Eccomi con un nuovo laboratorio di alfabetizzazione, il quale consiste nel creare una fotografia usando la tecnica del light painting che sta a significare "scrivere con la luce" proprio come "fotografia". Questa è la spiegazione per la quale abbiamo deciso di attuare questo laboratorio.
Il laboratorio consiste in un lavoro di gruppo in una sala di posa, al buio, dove assieme si sceglie una scena da raffigurare. La scena da noi scelta rappresentava un ragazzo con in mano due palloncini colorati. Il ragazzo scelto come protagonista si è posizionato con il viso in linea con la macchina fotografica e la mano laterale ad altezza viso. Per rappresentare la scena al buio abbiamo usufruito di torce e di gelatine colorate di plastica. Ogni persona aveva un proprio compito, chi era addetto alla macchina, chi alla rappresentazione della scena con le torce ed il soggetto. Quindi, dopo aver impostato la macchina con un tempo di esposizione di circa 20 secondi e il diaframma molto chiuso, abbiamo illuminato le zone da rappresentare mettendo davanti alla torcia le gelatine colorate.
Dalla foto sotto si può notare che con una gelatina gialla ed una rossa abbiamo realizzato i palloncini e con la luce naturale della torcia abbiamo creato il resto. All fine del tempo dello scatto vedremo questo risultato:
Il laboratorio consiste in un lavoro di gruppo in una sala di posa, al buio, dove assieme si sceglie una scena da raffigurare. La scena da noi scelta rappresentava un ragazzo con in mano due palloncini colorati. Il ragazzo scelto come protagonista si è posizionato con il viso in linea con la macchina fotografica e la mano laterale ad altezza viso. Per rappresentare la scena al buio abbiamo usufruito di torce e di gelatine colorate di plastica. Ogni persona aveva un proprio compito, chi era addetto alla macchina, chi alla rappresentazione della scena con le torce ed il soggetto. Quindi, dopo aver impostato la macchina con un tempo di esposizione di circa 20 secondi e il diaframma molto chiuso, abbiamo illuminato le zone da rappresentare mettendo davanti alla torcia le gelatine colorate.
Dalla foto sotto si può notare che con una gelatina gialla ed una rossa abbiamo realizzato i palloncini e con la luce naturale della torcia abbiamo creato il resto. All fine del tempo dello scatto vedremo questo risultato:
lunedì 21 novembre 2016
Esercizio scontorno e maschere di livello
Ecco un nuovo esercizio realizzato con "Photoshop" utilizzando le maschere di livello e il pennello per scontornare un soggetto in particolare in una immagine.
La consegna consisteva nel creare fotomontaggi rappresentanti scene praticamente impossibili da realizzarsi nella realtà.
Dopo aver importato l'immagine da scontornarla su photoshop creiamo una maschera di livello, ovvero uno strumento che ci permette di "nascondere" e di non eliminare l'immagine in modo tale da poter anche rimediare ad eventuali errori con lo strumento pennello.
Quando abbiamo ottenuto un buon risultato, trasciniamo l'immagine scontornata all'interno della seconda e, dopo averla adatta sia come grandezze che come tonalità, abbiamo ottenuto il risultato da noi desiderato.
Ecco i fotomontaggi da me realizzati:
La consegna consisteva nel creare fotomontaggi rappresentanti scene praticamente impossibili da realizzarsi nella realtà.
Dopo aver importato l'immagine da scontornarla su photoshop creiamo una maschera di livello, ovvero uno strumento che ci permette di "nascondere" e di non eliminare l'immagine in modo tale da poter anche rimediare ad eventuali errori con lo strumento pennello.
Quando abbiamo ottenuto un buon risultato, trasciniamo l'immagine scontornata all'interno della seconda e, dopo averla adatta sia come grandezze che come tonalità, abbiamo ottenuto il risultato da noi desiderato.
Ecco i fotomontaggi da me realizzati:
L'America |
Karate |
lunedì 14 novembre 2016
Il foro stenopeico
Ecco un nuovo laboratorio sul "foro stenopeico", si tratta di un foro di piccole dimensioni realizzato su una parete di una camera oscura cioè a tenuta di luce.
Il compito principale del foro stenopeico è quello di realizzare una fotografia con l'uso di carta fotosensibile, la quale svolge il compito di catturare l'immagine all'interno della camera oscura, creata semplicemente puntando la camera oscure in direzione della porzione di realtà da fotografare e lasciando passare il tutto attraverso il foro per il tempo di esposizione adatto.
Per riuscire a vedere l'immagine catturata bisogna immergere il foglio nelle tre bacinelle sviluppo, arresto e fissaggio per ottenere così un negativo, cioè un'immagine dai toni invertiti.
Per avere un'immagine in positivo bisogna mettere a contatto il negativo con un nuovo foglio di carta fotosensibile, esporlo alla luce per il giusto tempo (nel nostro caso poco più di due secondi) e infine sottoporlo ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Ecco realizzata la nostra fotografia in positivo:
Il compito principale del foro stenopeico è quello di realizzare una fotografia con l'uso di carta fotosensibile, la quale svolge il compito di catturare l'immagine all'interno della camera oscura, creata semplicemente puntando la camera oscure in direzione della porzione di realtà da fotografare e lasciando passare il tutto attraverso il foro per il tempo di esposizione adatto.
Per riuscire a vedere l'immagine catturata bisogna immergere il foglio nelle tre bacinelle sviluppo, arresto e fissaggio per ottenere così un negativo, cioè un'immagine dai toni invertiti.
Per avere un'immagine in positivo bisogna mettere a contatto il negativo con un nuovo foglio di carta fotosensibile, esporlo alla luce per il giusto tempo (nel nostro caso poco più di due secondi) e infine sottoporlo ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Ecco realizzata la nostra fotografia in positivo:
Negativo |
Positivo |
lunedì 7 novembre 2016
Il fotogramma
Ecco un altro dei nostri laboratori, come realizzare un fotogramma!
Per fotogramma intendiamo una fotografia realizzata all'interno di una camera oscura con la tecnica off-camera, cioè senza l'uso di una macchina fotografica.
Per realizzare questo tipo di fotografia bastano pochi passaggi, ovvero bisogna soltanto appoggiare alcuni oggetti o parti del corpo su un foglio di carta fotosensibile ed esporlo alla luce per pochi secondi. Fatti questi primi passaggi immergere il foglio di carta fotografica, avente già una fotografia latente quindi non visibile, nelle tre solite bacinelle quindi la prima quella dello sviluppo, poi arresto e infine fissaggio. Risciaquare il tutto sotto acqua corrente e lasciare asciugare bene la fotografia.
Possiamo notare che, nelle zone dove il foglio di carta fotosensibile non era coperto, la luce avvia un lungo processo di annerimento dei sali d'argento, presenri sul foglio, che però viene accellerato dal liquido di sviluppo; l'arresto blocca l'azione dello sviluppo mentre il fissaggio rende l'immagine inalterabile.
Nelle zone dove invece il foglio di carta fotosensibile era coperto da oggetti, i quali preservano il foglio dalla esposizione della luce, il processo di sviluppo è nullo come anche quello dell'arresto di conseguenza, mentre il fissaggio compie l'azione di sciogliere i sali d'argento rendendo, anche in questo caso, l'immagine inalterabile.
Il seguente fotogramma è stato ralizzato da me e da un mio compagno, Federico, seguendo questi passaggi:
Per fotogramma intendiamo una fotografia realizzata all'interno di una camera oscura con la tecnica off-camera, cioè senza l'uso di una macchina fotografica.
Per realizzare questo tipo di fotografia bastano pochi passaggi, ovvero bisogna soltanto appoggiare alcuni oggetti o parti del corpo su un foglio di carta fotosensibile ed esporlo alla luce per pochi secondi. Fatti questi primi passaggi immergere il foglio di carta fotografica, avente già una fotografia latente quindi non visibile, nelle tre solite bacinelle quindi la prima quella dello sviluppo, poi arresto e infine fissaggio. Risciaquare il tutto sotto acqua corrente e lasciare asciugare bene la fotografia.
Possiamo notare che, nelle zone dove il foglio di carta fotosensibile non era coperto, la luce avvia un lungo processo di annerimento dei sali d'argento, presenri sul foglio, che però viene accellerato dal liquido di sviluppo; l'arresto blocca l'azione dello sviluppo mentre il fissaggio rende l'immagine inalterabile.
Nelle zone dove invece il foglio di carta fotosensibile era coperto da oggetti, i quali preservano il foglio dalla esposizione della luce, il processo di sviluppo è nullo come anche quello dell'arresto di conseguenza, mentre il fissaggio compie l'azione di sciogliere i sali d'argento rendendo, anche in questo caso, l'immagine inalterabile.
Il seguente fotogramma è stato ralizzato da me e da un mio compagno, Federico, seguendo questi passaggi:
DUO |
lunedì 24 ottobre 2016
Testo su tracciato
La consegna di questo nuovo lavoro era quella di realizzare un primo piano di una persona a nostra scelta su Illustrator realizzandolo con uno strumento chiamato "penna" per realizzare delle sagome o linee da riempire con delle lettere casuali usando lo strumento "testo".
Per rendere il lavoro più realistico abbiamo usato diversi tipi di carattere, delle volte più grandi o piccoli, delle volte più spessi o sottili e delle volte più distanziati o vicini.
Il risultato finale è un ritratto realizzato da lettere ricreato il più realistico possibile.
Per rendere il lavoro più realistico abbiamo usato diversi tipi di carattere, delle volte più grandi o piccoli, delle volte più spessi o sottili e delle volte più distanziati o vicini.
Il risultato finale è un ritratto realizzato da lettere ricreato il più realistico possibile.
lunedì 17 ottobre 2016
Il chimigramma
L'altra mattina in classe abbiamo realizzato due chimigrammi, cioè fotografie realizzate senza l'uso di una macchina fotografica.
Per realizzarlo bastano poche cose: della carta fotosensibile e tre vaschette contenenti nella prima lo sviluppo (a basa di idrochinone), nella seconda l'arresto (ci serviva acido acetico ma non ne avevamo a disposizione), nella terza il fissaggio (ipofosfito di sodio) il tutto diletto in acqua.
Per realizzare la prima fotografia, sfondo bianco e impronta nera, bisogna bagnare la mano nel liquido di sviluppo contenente 100ml di idrochinone e 900ml di acqua; dopo aver bagnato la mano, appoggiarla sul foglio e tenerla appoggiata per qualche secondo in modo da accelerare il processo di annerimento dei sali d'argento in modo da ottenere argento metallico, successivamente immergere il foglio nella seconda vaschetta per arrestare il procedimento, infine immergere nella terza bacinella cioè quella di fissaggio per eliminare tutti i sali d'argento ancora presenti sul foglio. Ecco realizzata la prima fotografia.
Per realizzare il risultato inverso, cioè sfondo nero impronta bianca, partire immergendo la mano nel fissaggio e appoggiarla sul foglio poi arrestare il processo nella seconda bacinella, successivamente un breve passaggio nell'arresto (per evitare il contatto tra i liquidi), immergerla nello sviluppo e poi di nuovo nell'arresto e infine nel fissaggio per concludere la realizzazione della seconda fotografia.
Con questa esperienza abbiamo iniziato a prendere confidenza con gli elementi principali necessari per la realizzazione di una fotografia.
Le due fotografie da me realizzate sono: "Mano fumante" e "Dettagli".
Mano fumante |
Dettagli |
lunedì 10 ottobre 2016
Il Videoclip
La canzone da me scelta per la creazione di un video a scopo di collegare fotografia e musica è "Favola" dei Modà. Come già anticipa il titolo, il brano parla di una favola la quale racconta della storia di un principe alla ricerca della sua amata tra i boschi.
Per interpretare questa canzone ho utilizzato una serie di immagini in bianco e nero. La scelta di utilizzare immagini in bianco in nero è dovuta al fatto che, a mio parere, dà la possibilità alle persone di utilizzare la propria fantasia, principalmente l'immaginazione dei colori. La scelta delle immagini mi è stata facilitata visto che ho deciso di utilizzare fotografie riferite a parole chiave nel testo.
Per realizzare al meglio questo video ho utilizzato un solo tipo di transizione, sfumatura incrociata, la quale mi trasmette un senso di semplicità e tranquillità.
Inoltre, per ogni immagine ho utilizzato un leggero zoom per fare in modo di non rendere la visione del filmato troppo statica.
Il video da me realizzato è il seguente:
Per interpretare questa canzone ho utilizzato una serie di immagini in bianco e nero. La scelta di utilizzare immagini in bianco in nero è dovuta al fatto che, a mio parere, dà la possibilità alle persone di utilizzare la propria fantasia, principalmente l'immaginazione dei colori. La scelta delle immagini mi è stata facilitata visto che ho deciso di utilizzare fotografie riferite a parole chiave nel testo.
Per realizzare al meglio questo video ho utilizzato un solo tipo di transizione, sfumatura incrociata, la quale mi trasmette un senso di semplicità e tranquillità.
Inoltre, per ogni immagine ho utilizzato un leggero zoom per fare in modo di non rendere la visione del filmato troppo statica.
Il video da me realizzato è il seguente:
lunedì 3 ottobre 2016
Che cos'è la fotografia?
In classe abbiamo risposto a 3 domande. Dallle nostre domande ognuno di noi ha selezionato due frasi principali e significative per le quali bisognava trovare tre immagini da associare rispetto al pensiero dai noi riportato.
Per me è una piccola memoria che guardandola mi fa ricordare un momento o un sentimento racchiuso al suo interno che solo io posso percepire. |
Per me è una piccola memoria che guardandola mi fa ricordare un momento o un sentimento racchiuso al suo interno che solo io posso percepire. |
Per me è una piccola memoria che guardandola mi fa ricordare un momento o un sentimento racchiuso al suo interno che solo io posso percepire. |
Serve a comunicare un messaggio o un impulso legato alla pubblicità, web, video o design. |
Serve a comunicare un messaggio o un impulso legato alla pubblicità, web, video o design. |
Serve a comunicare un messaggio o un impulso legato alla pubblicità, web, video o design. |
lunedì 26 settembre 2016
Autoritratto
La mattina del 26 settembre abbiamo cominciato a lavorare al progetto dell'autoritratto, iniziato da una presentazione personale sulle nostre passioni e sui nostri interessi. In seguito a queste presentazioni, dopo aver trovato 11 imagini, abbiamo iniziato a creare un file photoshop nel quale abbiamo inserito tutte le immagini rappresentanti le nostre passioni su una carta di identità usata come sfondo. Dopo qualche ora abbiamo finito il nostro file e lo abbiamo consegnato ai professori.
Il file da me realizzato è il seguente:
Il file da me realizzato è il seguente:
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